Lettera aperta: L'UE deve salvaguardare l'indipendenza delle autorità di protezione dei dati

Una lettera aperta firmata da EDRi e 40 organizzazioni della società civile invita la Commissione Europea a indagare sull'indipendenza del nuovo Commissario per la protezione dei dati (DPC) irlandese. Questa richiesta sottolinea le crescenti preoccupazioni sul potenziale conflitto di interessi e la necessità di mantenere l'integrità dell'applicazione della protezione dei dati all'interno dell'Unione Europea. La lettera sottolinea il ruolo fondamentale degli organismi di regolamentazione indipendenti nel sostenere i diritti digitali. La nomina in questione ha suscitato polemiche a causa del precedente impiego del nuovo DPC in un ruolo di alto livello negli affari pubblici presso Meta. Questo background crea un potenziale conflitto di interessi, sollevando interrogativi sulla capacità del commissario di supervisionare in modo imparziale le questioni relative alla protezione dei dati riguardanti Meta e altre società tecnologiche. Garantire l'imparzialità del DPC è fondamentale per l'efficace attuazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). La situazione riguarda tutti coloro i cui dati personali vengono trattati all'interno dell'UE. L'indebolimento dell'indipendenza delle autorità di protezione dei dati potrebbe minare la fiducia del pubblico nel GDPR e nell'applicazione complessiva dei diritti digitali. L'impegno dell'UE per la protezione dei dati e i suoi obiettivi di sovranità digitale dipendono dalla garanzia che gli organismi di regolamentazione possano operare senza indebite influenze da parte delle aziende che sono incaricati di supervisionare.