Contro la regolamentazione: Big Tech investe in attività di lobbying nell'UE come mai prima d'ora

L'industria digitale sta impiegando risorse senza precedenti per fare pressione sull'Unione Europea, con una spesa che ha raggiunto livelli record nel 2025. Questo aumento degli sforzi di lobbying, come rivelato da un'analisi congiunta di LobbyControl e Corporate Europe Observatory, riflette l'interesse crescente del settore tecnologico a influenzare la politica digitale dell'UE. L'industria digitale ha speso ben 151 milioni di euro in lobbying a Bruxelles, superando di gran lunga le cifre precedenti e posizionando il settore tecnologico come la principale forza di lobbying nell'UE. Questa cifra è il doppio dell'importo speso nel 2021 e rappresenta un aumento del 33,6% rispetto al 2023. Meta è in testa con un budget annuale di lobbying di 10 milioni di euro, seguita da Microsoft, Amazon e Apple, ciascuna con 7 milioni di euro. Questa intensa attività di lobbying arriva mentre l'UE implementa regolamenti digitali chiave come il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA). Questi regolamenti mirano a limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche, che ora stanno lavorando attivamente per plasmare queste politiche a loro favore. L'aumento dell'attività di lobbying dimostra che le Big Tech stanno combattendo per proteggere i propri interessi.